martedì 5 febbraio 2008

(GREETINGS FROM PARIS) MANIERINO KILL

-Ehi, Kill, ma siamo a Parigi, no…la ville lumiére, divertiamoci un po’…è l’ultimo dell’anno, cazzo!
-Non siamo in viaggio di piacere, Chip, c’è un lavoro da fare.
-Lavoro, lavoro…Cristo, non pensi ad altro, sei un fanatico!
-Beh, a me il mio lavoro piace, lo faccio con passione…C’è qualcosa che non va?
-Ammazzare gente è un lavoro che t’appassiona? Cristo, sei matto!
-Appassiona me e qualche stronzo di generale del Pentagono, solo che io guadagno di più.
-Ma non senti mai il desiderio di staccare la spina, fare qualcosa di diverso, non hai un desiderio segreto?
Adesso, per esempio, cosa desideri?
-Adesso desidero che la smetti di parlare per luoghi comuni!
-Dì un po’, Kill, non ti piace Parigi? Le donne, il vino, la cucina, le automobili europee?
-C’è troppo casino ed è pieno d’africani, sembra Haarlem.
-Ok, ho capito, parliamo di lavoro. Chi ammazziamo?
-Chi ammazzo, se lavorassi solo, Chip, ti avrebbero già condannato alla camera a gas…
-Nel New Jersey c’è la sedia elettrica, Kill…
-Meglio, più rapido…ammazziamo un francese con un nome stronzo che non ricordo; è ad una festa…
-Come tutte le persone normali.
-Le persone normali muoiono sparate…Andiamo lì, ho noleggiato due smoking, aspettiamo mezzanotte,
senza bere…
-Chiaro, Kill, non sia mai…
-…Ci avviciniamo nel momento in cui tirano i petardi, lo uccido e lo trasciniamo fuori come se fosse ubriaco,
chiaro?
-Claro, senor Kill.


-Che palle, Kill, andiamo a dormire adesso, immagino.
-No, Chip, ho prenotato in uno dei ristoranti più antieconomici.
-Ehi, ci si diverte finalmente, cosa aspettiamo? Si mangia e si beve, cazzo, è capodanno, no?
-Certo, a patto che la media sia soddisfacente…
-Ma vaffanculo, Kill, sei un rompiballe!
-Sto scherzando, dai, falla finita, andiamo…una cosa…
-Sì.
-Ricordami di mandare delle cartoline.

(Racconto di Luca Bonelli)

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