mercoledì 8 ottobre 2008

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lunedì 11 febbraio 2008

visioni. ALT!

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Manrico (sfoca)

sabato 9 febbraio 2008

cose inutili

omino

venerdì 8 febbraio 2008

(PLEASED TO MEET YOU) MANIERINO KILL

-Salve, sei tu Roy Keynes?
-Sì, e tu sei Manierino Kill.
-Eh sì! Hai già ordinato?
-No.
-Signorina, due caffè lunghi e per me pancakes coi mirtilli…Senti, è Hogg Baines che mi ha parlato di te…Tu
lo sai che lavoro faccio?…Grazie…Mmm…Signorina! Questo caffè è trasparente!
-Come dice?
-Dico che questo liquido mi pare più adatto per lavande intime che per bere…
-Come?
-Manierino ha detto che ti devi fare un bidè con questo beverone.
-Magnerno…cazzo di nome! E non è nemmeno un negro!
-Ehi, ti ho sentito! Io ti ammazzo, lo sai?
-Calmo, Kill, calma. È nuova, forse è un po’ stanca.
-Uff…senti un po’, Keynes, tu sei irlandese, vero?
-Per metà…
-Ok, quando lavori con me non devi bere, non ci si ubriaca, neanche a metà…
-Chi ha detto che lo faccio?
-Che ne so, voi irlandesi…Ascolta: io mi sposto molto, ho ammazzato in tutti gli stati dell’Unione, tranne,
forse, in Alaska…
-Ed alle Hawaii?
-Sì, lì sì…Ehi, non ti porto in gita! Ho bisogno d’un autista, io non guido…
-Nessun problema.
-…E di qualcuno che mi faccia due conti…
-Come fatture? Ricevute?
-Certo, per il commercialista e per l’ufficio tributi…mi chiedo se sei scemo oppure molto spiritoso!
-Scusami, M.K.
-Senti, tu ci sai fare con la matematica?
-Sì, me la cavo bene.
-Me l’avevano detto, perciò t’ho scelto…Mi dovresti tenere aggiornate le medie di rendimento…
-Medie di rendimento? Non credevo ne tenessero anche i killer! Poi cosa fanno eleggono il killer dell’anno? Il
miglior rookie?
-Se lo facessero vincerei ogni anno.
-Signori, il conto.
-Senti, Kill, non ho soldi.
-Pago io. Tranne quella merda di caffè, s’intende…Keynes, ci vediamo domani alle 15, sobrio chiaramente.

(Racconto di Luca Bonelli)

(PAY UP) MANIERINO KILL

Era da tempo che M.K. non faceva visita a suo zio Gambler, non andava se non c’era un motivo preciso.
-Ehi! Chi si vede! Quel mulo di mio nipote Kill!
-Salve zio…Come si sta a Mantua, New Jersey?
-Molto meglio che in quel manicomio di New York! La vita mondana qua farebbe la gioia di un gesuita, è il
posto ideale per un ex truffatore a riposo…A New York tutti bene? Tua sorella, Kill? S’è poi sposata con
quell’ebreo polacco?
-Sì, hanno due figli, Jethro e Yehudi.
-Mmm, che nomi di merda!…Il lavoro come va?
-Bene. Ho fatto secco un bambino proprio stamani. Li odio i bambini. Continuava ad urlare.
-Bravo! Uno che non si fa scrupoli ad ammazzare chiunque è uno di cui ci si può fidare in questo lavoro! Poi
i bambini sono fastidiosi, io l’ho sempre detto: Erode avrebbe meritato il Nobel per la pace! Senti un po’, gli
Yankees come vanno?
-Così, così quest’anno.
-Peccato…e quel fottuto nero di Jersey Joe è sempre campione?
-No, ha perso con Rocky Marciano.
-Cazzo, dopo un nero campione un italiano!
-Senti, zio: m’è arrivata una cartella delle tasse a nome William B. O’Neill, uno dei falsi nomi che uso…
-Hai i documenti di questo O’Neill?
-Certo me li hai falsificati tu.
-C’è l’indirizzo?
-Sì.
-Ok, spediscigli la cartella, l’ingiunzione con la mora la spedisco io…Senti: faccio le pancakes, eh, Kill?
-No, zio…le tue pancakes fanno schifo. Andiamo al bar, pago io e se troviamo bambini per la strada li
prendiamo a calci.

(Racconto di Luca Bonelli)

(MULTIPLE) KILL(ING BY) MANIERINO

Chip Keynes gira la chiave ed il motore scarburato della Cadillac fa tremare i vetri ed ammorba l’aria attorno.
-Kill, andiamo a Cincinnati, oggi. Hi! Hi! Hi!
-Non c’è niente da ridere, hanno avuto la Big Red Machine, la più grande squadra di baseball mai esistita, è
una città rispettabile!
-I morituri sono due fidanzatini operai in una distilleria clandestina. Ah! Ah! Ah!
-Cazzo, sei ubriaco, Chip! Puzzi di whiskey come un irlandese ubriaco!
-Ehi, Kill, io sono irlandese…
-…E pure ubriaco.
-Vaffanculo…il boss della distilleria si è accorto che rubano, ma non li può licenziare…
-Per via dei sindacati?- M.K. ironico.
-Il loro sindacato si chiama Stormy Weather Wilcox, l’uomo che li ha raccomandati, il boss più sanguinario
del midwest.


-Il posto è quello.
-Ok, piazziamoci nel palazzo di fronte, aspetteremo l’uscita…Hai una foto per riconoscerli?
-Certo che ce l’ho. Eccola qua.
-Cazzo, ma è una foto da prima comunione!
-Certo, stanno insieme da quando avevano 15 anni…eccoli, arrivano.
-Come cazzo faccio a riconoscerli?
BOOM BOOM BOOM BOOM BOOM BOOM sei colpi tutti, inesorabilmente, a segno.
Quattro uomini e due donne riversi a terra dopo un balzo all’indietro, probabilmente, dovuto all’impatto del proiettile.


-Gesù, Kill, hai ammazzato tutti! Hai ammazzato tutti quelli che lavoravano là dentro!
-Sì, lo so, credo, però, che l’economia di questo paese non ne sarà danneggiata gravemente.
-Come farò, domani, ad andare a chiedere i 30.000 verdoni d’ingaggio?
-A proposito, ammesso che tu possa riscuotere, di quei 30.000 tu ne avrai 6.000.
-Ma i patti sono 3.000 dollari per me ogni ora!
-Da ubriaco tu ne guadagni 2.000. Se non ti sta bene rivolgiti al sindacato…Senti un po’: la media?
-Vaffanculo, Kill!

(Racconto di Luca Bonelli)

(MORE) KILL(ING BY) MANIERINO

-Beasley, la scorsa settimana, Bingham, fatto…Brown, Denver Brown, l’allibratore…
-Lo conosco sarà un piacere.
-Il committente è il boss nero Dwezill Wesley…
-Cazzo di nome, dovrebbe far ammazzare i genitori, altroché.
-…Alle 6 prende puntate al bar sulla 69esima.


-Eccoci qua, sono le 6 meno venti.
-Puntuali come la morte.
-Chip, basta con le battute cretine, la morte è una cosa seria- M.K. retorico.


M.K. entra, si appoggia al bancone, la pistola sotto il soprabito.
Nel bar l’allibratore, una puttana nera, barman ed uno scommettitore.
-Joe di Maggio è stato il miglior battitore al mondo!
-Che cazzo dici? E Babe Ruth, allora?
-Vi dico che il migliore era quel negro fottuto di Hank Aaron!
-L’unica cosa buona che ha fatto in vita sua il vecchio Joe è stato scoparsi Marylin Monroe!
BOOM BOOM BOOM BOOM BOOM BOOM M.K. scarica tutti i colpi.
Due cadaveri a terra, due persone sdraiate sotto i tavoli.


-Kill, cazzo hai fatto? Hai sparato tutti i colpi?
-Quella troia non avrebbe dovuto mai dire quelle cose del vecchio Joe!
Mi dispiace per Denver era l’unico là dentro che sapeva di baseball.
-Cazzo, sei matto…adesso cosa scrivo?
-Tre colpi classificali come uso personale.
-Non c’era bisogno d’ammazzarla, secondo me sei misantropo!
-Che significa?
-Uno che odia le donne.
-Misogino, Chip, si dice misogino. Senti…
-970
-Mmm, buono!

(Racconto di Luca Bonelli)

(HOW TO BRIBE) MANIERINO KIL

-Chi è lei?
-Una gran figa, una negra con due tette così!
-Ho la foto davanti agli occhi, stronzo…Voglio sapere come si chiama!
-Ah…Ebony Airless si chiama, un’attrice porno.
-Oh bella…e perché la ammazziamo?
-Perché ci hanno pagato abbastanza per farlo, immagino.
-Quando non ti spiegano niente non ti vengono dei dubbi?
-Se le istruzioni me le forniscono in contanti, no.
-Argomento inoppugnabile, perfetto…Aspetta qua.


-Buonasera, signorina…Che abbondanza, complimenti!
-Oh, grazie, lei dev’essere Mr.Slimeguy, il regista…
-No, sono Mr.Kill, il killer.
-Cristo, un killer!
-Cosa cazzo urla! L’ho già detto io.
-Un killer, ma non è possibile!
-Lo pensavo anch’io, infatti ho detto al mio collega…Scusi ma cosa sta facendo…No, guardi non funziona…
-Continui pure, vada avanti…
-Ma cosa fa?
-In gergo artistico lo chiamano pompino…


-Ehi, Kill, io non ho sentito nessuno sparo.
-La pistola ha fatto cilecca.
-Cilecca un corno, porco, ora ci penso io, dammi qua!
-Ecco, bravo.
Cinque minuti dopo, da una finestra del quarto piano, una donna si abbatte, con uno schianto di ossa rotte sul marciapiede.



-Peccato era così bella, anzi no, era molto sexy.
-Ehi Kill, avevi ragione la pistola non funziona.
-Grazie Chip, sei un prezioso collaboratore.
-Sì, però credo di meritarmi anche la parte di biglietti stavolta.
-Beh sì, quello che è giusto è giusto.
-Fai pulire la pistola.

(Racconto di Luca Bonelli)

martedì 5 febbraio 2008

(GREETINGS FROM PARIS) MANIERINO KILL

-Ehi, Kill, ma siamo a Parigi, no…la ville lumiére, divertiamoci un po’…è l’ultimo dell’anno, cazzo!
-Non siamo in viaggio di piacere, Chip, c’è un lavoro da fare.
-Lavoro, lavoro…Cristo, non pensi ad altro, sei un fanatico!
-Beh, a me il mio lavoro piace, lo faccio con passione…C’è qualcosa che non va?
-Ammazzare gente è un lavoro che t’appassiona? Cristo, sei matto!
-Appassiona me e qualche stronzo di generale del Pentagono, solo che io guadagno di più.
-Ma non senti mai il desiderio di staccare la spina, fare qualcosa di diverso, non hai un desiderio segreto?
Adesso, per esempio, cosa desideri?
-Adesso desidero che la smetti di parlare per luoghi comuni!
-Dì un po’, Kill, non ti piace Parigi? Le donne, il vino, la cucina, le automobili europee?
-C’è troppo casino ed è pieno d’africani, sembra Haarlem.
-Ok, ho capito, parliamo di lavoro. Chi ammazziamo?
-Chi ammazzo, se lavorassi solo, Chip, ti avrebbero già condannato alla camera a gas…
-Nel New Jersey c’è la sedia elettrica, Kill…
-Meglio, più rapido…ammazziamo un francese con un nome stronzo che non ricordo; è ad una festa…
-Come tutte le persone normali.
-Le persone normali muoiono sparate…Andiamo lì, ho noleggiato due smoking, aspettiamo mezzanotte,
senza bere…
-Chiaro, Kill, non sia mai…
-…Ci avviciniamo nel momento in cui tirano i petardi, lo uccido e lo trasciniamo fuori come se fosse ubriaco,
chiaro?
-Claro, senor Kill.


-Che palle, Kill, andiamo a dormire adesso, immagino.
-No, Chip, ho prenotato in uno dei ristoranti più antieconomici.
-Ehi, ci si diverte finalmente, cosa aspettiamo? Si mangia e si beve, cazzo, è capodanno, no?
-Certo, a patto che la media sia soddisfacente…
-Ma vaffanculo, Kill, sei un rompiballe!
-Sto scherzando, dai, falla finita, andiamo…una cosa…
-Sì.
-Ricordami di mandare delle cartoline.

(Racconto di Luca Bonelli)

(DESPERATLY SEEKING) MANIERINO KILL

-Bene, ricominciamo da capo…Lei scrive racconti su Kill, ma non conosce il suo vero nome né sa dove
abita…
-È così, non lo so, le giuro…
Il poliziotto appoggia la mano dietro la nuca e poi SBAMM sbatte la faccia di L.B. sul tavolo.
-Ma è pazzo? Mi vuol rompere il naso?
-Più che altro pensavo di farglielo rientrare nel cervello, se non parla…Forse basterebbe che lei scrivesse, in
uno dei suoi racconti, indirizzo e nome, non dovremmo far altro che andare e catturarlo.
-Non posso, lei capisce, quella è la base del personaggio. Lei, tenente, che pure è un personaggio di fantasia, dovrebbe capire…tenente…?
-Marini…Lou Marini.
-Come il sassofonista dei Blues Brothers?
Il poliziotto ripete il gesto precedente SBAMM
-Ma cazzo! Basta! Mi rivolgerò all’ambasciata!
-Sì, faccia pure, frocetto…inventa questi nomi di merda e poi prende anche per il culo.
L.B. si affloscia distrutto sulla sedia.
-Lei è indirettamente colpevole di una quindicina di omicidi, dica quello che sa e vedremo di salvarla dalla
camera a gas…
-Nel New Jersey c’è la sedia elettrica.
-Chi è stato “Rookie of the Year” nel ’52? E “Most valuable Player”?
-Non lo so, cosa cazzo c’entra adesso?
-Kill ha ragione, lei non sa un cazzo di baseball. Li ho letti i suoi racconti, l’ha incontrato a Roma. Conosce
anche Roy Keynes?
-Non l’ho mai incontrato…
SBAMM altra capocciata, L.B. mugola piegato in due con le mani sul viso.
-Ok, bravo! Buona resistenza…Io adesso sono stanco, vado a dormire…bravo, non ha detto
niente…Preferisce trascorrere la notte col sergente James Smith, detto “Bonecrusher”, un personaggio
ispiratole da un pugile, oppure con Vic Vega, un plagio da Tarantino…
-No, non può lasciarmi con quello psicopatico! Non ha visto “Le iene”?
-Da noi si chiamava “Reservoir dogs”…Ecco, magari, glieli mando entrambi, vi fate compagnia, eh?
Sulla soglia compaiono due poliziotti, uno nero, l’altro ispanico, circa 200 Kg. complessivi.
-No, aspetti, tenete!
-Buonanotte, riposi bene…Vic, questo è uno che vuol fare il furbo, pestatemelo a turno per tutta la
notte…Domattina torno ad interrogarlo. Questa è la volta buona che becchiamo M.K. ed io divento ispettore
capo.

(Racconto di Luca Bonelli)

Illustrazione

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© ©2008 Visioni di Federico Borselli